Nel campo dell’edilizia, uno degli strumenti di maggiore importanza è il ponteggio, che consente di effettuare lavori provvisionali in quota, cioè ad altezze maggiori di 2 metri rispetto al suolo, in conformità delle normative vigenti in materia di sicurezza che coprono questa tipologia di interventi, contenute nel D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni.
Esistono differenti tipi di ponteggi, indispensabili per effettuare opere di costruzione, manutenzione e restauro, giusto per citare gli utilizzi più comuni, e la scelta dipende da fattori quali lo spazio disponibile, il tipo di intervento da portare a termine, il carico che dovrà essere sopportato e la posizione dello stabile nell’area occupata.
Le tipologie di ponteggi
Le tipologie di ponteggi tra cui è possibile optare per svolgere opere edilizie sono quattro: PTG – a tubi e giunti, PTP – a telai prefabbricati, PMTP – a montanti e traversi prefabbricati o multidirezionali e, infine, i ponteggi elettrici autosollevanti.
Alcune caratteristiche strutturali sono comuni a tutti i tipi elencati, ad esempio gli elementi costitutivi verticali detti montanti, quelli orizzontali, chiamati correnti, i traversi con distanza minore a 120 centimetri e il parapetto, che dovrà essere posizionato al massimo a 1 metro dalla superficie calpestabile.
Ponteggio a tubi e giunti – PTG
La posa in opera dei ponteggi PTG avviene collegando i tubi necessari per innalzare il ponteggio per mezzo di giunti che possono essere:
- ortogonali, che uniscono due tubi ad angolo retto;
- di tenuta, usati per aumentare la resistenza dei precedenti;
- girevoli, impiegati per collegare fra loro tubi con qualsiasi angolazione;
- a trazione e a compressione, per aumentare la relativa robustezza.
Il punto di forza di questo tipo di struttura è la grande versatilità, visto il numero di combinazioni che è possibile realizzare. Di contro, i PTG hanno tempistiche relativamente lunghe per le operazioni di progettazione e montaggio, che devono essere eseguite da personale specializzato in quanto non è possibile la modifica della struttura dopo il completamento della sua installazione.
Parlando del contesto di utilizzo, in genere questa configurazione viene utilizzata in interventi di restauro, interno o esterno, per allestire palchi e palcoscenici, nel campo delle costruzioni navali ed edili.
Ponteggi a telai prefabbricati – PTP
Utilizzati in fattispecie operative come ristrutturazioni e costruzioni da effettuare su superfici non accidentate, i ponteggi PTP prevedono l’assemblaggio di telai in metallo di dimensioni standard.
Anche se si tratta di un sistema efficace nell’utilizzo, si adattano di meno alle diverse situazioni di utilizzo rispetto ai PTG, proprio in virtù delle caratteristiche statiche degli elementi prefabbricati utilizzati.
A fronte della notevole rapidità e semplicità del montaggio, la versatilità d’impiego è sensibilmente ridotta, oltre ad avere una robustezza minore se confrontata con il PTG.
Ponteggi multidirezionali o a montanti e traversi prefabbricati – PMTP
Questa configurazione ha il pregio di unire i vantaggi delle due tipologie precedenti, poiché somma l’estrema flessibilità di utilizzo dei PTG alla rapidità di posa in opera dei PTP.
L’impiego ideale dei PMTP è permettere al gruppo di lavoro di operare su facciate irregolari, caratterizzate dalla presenza di sbalzi e rientranze, depressioni che verranno saturate in modo agevole da questa struttura.
Tuttavia, anche se i ponteggi multidirezionali vantano estrema adattabilità a tutte le situazioni di utilizzo, il loro veloce montaggio deve essere eseguito da personale specializzato in questa operazione.
Ponteggi elettrici autosollevanti
I ponteggi elettrici sono caratterizzati dalla loro mobilità lungo la superficie di intervento, di norma una facciata, e la configurazione di punta è quella autosollevante, il cui funzionamento è basato su un sistema a cremagliera che movimenta il pontone.
Essi rappresentano l’ideale per essere impiegati in stabili di grandi dimensioni, quando le altezze possono raggiungere o superare anche i 150 metri (tutto dipende dalla robustezza della struttura implementata in fase di montaggio) e sono formati da elementi verticali, detti tralicci, che servono a raggiungere l’altezza desiderata, e orizzontali, conosciuti come travi, su cui verrà creata la superficie d’appoggio da cui il personale svolgerà il proprio lavoro.
È un sistema di grande affidabilità, rapidità e può essere scalato per essere adattato a tutte le possibili necessità, prevedendo la presenza di meccanismi aggiuntivi di sicurezza quali un allarme acustico che segnala quando il ponteggio viene azionato, e il limitatore di carico, utile per evitare possibili sovraccarichi dovuti alla presenza in quantità eccessiva di uomini o materiale.
Niente paura se dovesse venire a mancare l’alimentazione elettrica: i ponteggi elettrici autosollevanti possono anche operare manualmente, rendendo possibile il ritorno a terra dello staff in completa sicurezza.
Cosa considerare quando si noleggia un ponteggio
Le aziende che noleggiano e utilizzano i ponteggi sono tenute a rispettare una normativa precisa, che prevede adempimenti come la redazione del PiMUS (Piano di montaggio, uso e smontaggio).
Per questo motivo è bene affidarsi a un’azienda leader del settore come Tecnol, che mette a disposizione di aziende e imprese edili in Puglia uno staff altamente competente in grado di guidare nella scelta del ponteggio e permettendo di lavorare in maniera efficiente e in piena sicurezza.
Tecnol: Noleggio di ponteggi in Puglia
Tecnol noleggia e vende ponteggi elettrici autosollevanti e ponteggi sospesi alle imprese della Puglia.
La gamma di ponteggi sempre aggiornata, la consulenza nella scelta e la partnership con i migliori brand del settore sono i punti di forza Tecnol.
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